Inizio Marzo 2016
Bruxelles
Ho deciso di pubblicare questo post a mesi di distanza dal
viaggio considerato i nefasti accadimenti che hanno scosso, sconvolto la città
appena qualche giorno dopo la mia ripartenza.
Ceci n'est pas une "ville"...
... Mi rifaccio alla famosa opera di Magritte "Ceci
n'est pas une pipe" (per chi va a Bruxelles visita necessaria è quella
al Musées Royaux des Beaux-Arts che ospita la più ampia collezione al mondo di
opere di René Magritte, il celebre pittore "SOURrealista".....ops....perdonate
la mia deformazione birraia.. intendevo dire surrealista)
per confermarvi che BRUXELLES NON E' SOLO UNA CITTA'!!!
Sì,sì.... tranquilli...città è città....lo è a tutti gli
effetti: case, palazzi, strade, locali,vita .... ma per chi come me è un
appassionato di birra.......questa non è solamente e semplicemente questo!!!
Bruxelles per la birra è TUTTO.... per i più pignoli, se non è tutto è davvero
tanto... Se i londinesi si lamentano della scomparsa dei pub tradizionali
(anche se, vedi il mio post del Marzo 2015 "The british traditional beer
are alive and well!!", provo sincera invidia per la loro lamentela) ed i
parigini protestano per la sostituzione
dei "Bistrots" con "le fast food", chi visita la capitale
belga troverà una città-oasi per chiunque è in cerca della buona, vecchia
atmosfera del pub e delle birre (posso sbilanciarmi) migliori del mondo!!
E' impossibile pensare di descrivere l'ARTE della
birrificazione in Belgio con un semplice post.
Io non ho la benché minima presunzione di presentare,
spiegare e giudicare i meravigliosi prodotti che ho avuto la fortuna di poter assaggiare,
mi limiterò (come già fatto nel già citato post dedicato agli storici locali di
Londra) ad indicare alcuni dei posti dove sono stato (non tutti....
solo perché non mi so spiegare neanch'io come in pochi giorni ne possa aver
visitati così tanti), indicandone nome, indirizzo, impressioni, rapida descrizione ed
allegando fotografie...
Sono sicuro che, se anche te che stai dedicando il tuo tempo
alla lettura di questo articolo sei appassionato di birra, questo sarà molto
più che sufficiente per farti aprire una pagina internet alla ricerca del primo
volo disponibile per Bruxelles!!
Ricorda Bruxelles.....è birra!!
Si trova dappertutto (per fortuna). Davvero!!
Dai supermercarti così extracarichi che, non sapendo più
dove metterla, la presentano pure sopra ai banchi-frigo dei formaggi!!
Ai negozi turistici che vendondo i soliti gadget della città
o magliette!!
A' LA BECASSE
rue de Tabora,11
Prego tutti i cacciatori che leggono il nome del locale di tenere a freno i propri
istinti..... comunque sia sì, la bécasse è proprio la beccaccia (che però poco
ci azzecca con la birra che servono)...
La Bécasse è nascosto verso il fondo di un vicoletto proprio
accanto alla Grande Place di Bruxelles. E' famoso in tutta la città per la sua "jeune
lambic blanche", birra rinfrescante servita in un boccale di pietra. I
camerieri, che indossano un abito più adatto ad un monastero che ad un pub, preparano
specialità della casa: deliziosi
stuzzichini costituiti da lunghe
fette di pane lievitato con pasta inacidita con prosciutto delle Ardenne o aringhe affumicate.
A la Mort Subit
rue Montagne-aux-Herbes Potagères, 7
La sua Storia inizia nel 1910, quando Mr. Vossen
aprì il suo La Cour Royale, un locale i cui principali avventori erano gli
impiegati della banca accanto e i suoi clienti in attesa del proprio turno allo
sportello. Tradizione vuole che le persone abbiano presto capito che era meglio
uccidere il tempo di attesa del proprio turno al banco del bar piuttosto che a
quello della banca, così si incontravano nel locale e ai tavoli giocavano ad un
gioco coi dadi detto Pitjesbakin cui il perdente diventava “il morto”. Ma cosa
succedeva quando il tempo stringeva e non si poteva proseguire la partita
normalmente? Che fai, perdi il posto nella fila alla banca? Ovviamente no,
quindi si giocava quella che noi potremmo chiamare “la bella”, quando “chi
vince questa vince tutto”, da loro detta “der des der” e il morto in questo
modo diventava “il morto subito”.
Consolidata questa abitudine, presto il
proprietario cambiò il nome del locale dall’anonimo La Cour Royale nell’attuale
La Mort Subite, e poco dopo diede lo stesso nome alla particolare birra di sua
produzione.
In un secolo non è cambiato nulla ed ancora il locale porta
il nome del birrificio (italiazziando) : "La morte istantanea", che
gli rifornisce le birre.
I suoi interni sono di altri tempi; qualunque parola io scriva non renderà mai merito a quei tavolini stretti e quell'odore acidino di geuze così pungente al naso, un estaminet che va vissuto!
I prezzi sono scritti
con gesso su grandi specchi, le pareti sono ingiallite dal fumo e le cameriere si aggirano affaccendate tra i
tavolo servendo birre accompagnate da piatti saporiti di formaggi ed affettati.
E' un grande e rumoroso punto d'incontro
a pranzo e nelle prime ore della sera per studenti uomini d'affari , casalinghe
ed anziani cittadini di Bruxelles che, giustamente, preferiscono uscire a bere
un goccetto anziché restarsene a casa davanti alla televisione.
Poechenekelder
rue di Chene, 5
Il Poechenekelder si trova esattamente di fronte ad uno dei
monumenti più famosi della città, la statuetta del Mannekin Pils.
Questa minuscola e buffa statua-fontana rappresentante un
bimbo che fa allegramente pipì è un simbolo nazionale incredibilmente perfetto
per il surreale Belgio. La sua nudità è spesso, come nel caso della foto che
riporto, nascosta sotto un costume ogni
volta diverso.Il primo pensiero è che questo locale sia una vera e propria trappola per turisti da evitare.... peccato, sbagliato!!!
Basta aprire il portone, salire i ripidi gradini che portano alla "Cantina del Burattino" e vi renderete conto di essere capitati in un posto veramente autentico! L'arredamento, giusto per rimanere in tema, ricorda più un museo (surrealista, chiaramente)che un pub!
Delirium Café
Impasse de la Fidélité, 1
Il suo nome deriva dalle birra Delirium, si trova
in un vicolo apparentemente anonimo (e ricco di locali piuttosto turistici) del
centro di Bruxelles, ma non fatevi ingannare: il Delirium Café è un locale da
Guinness, e non per modo di dire!
Il 9 gennaio 2004, il Delirium ha ottenuto il
record mondiale per varietà di birre servite, ben 2004. Il locale è sempre
piuttosto pieno ed affollato. L’arredamento è spartano, il soffitto è ricoperto
di vassoi, e il locale è in parte birreria in parte museo, con birre di ogni
genere esposte. Personalmente, considerando l'offerta della città, il locale mi
ha impressionato più che altro per il numero di birre e di spine disponibili ....
ma in fondo mi ha deluso...l'ho trovato piuttosto "commerciale".
Rimane comunque sia una tappa irrinunciabile della "Bruxelles da
bere".
Moeder Lambic
Place Fontainas 8, 1000 Bruxelles
Un luogo magico dove trovare birre tradizionali, fermentazioni
spontanee, bruin, blond, tripel..... birre insomma che hanno fatto la storia,
alle quali si affiancano anche prodotti più "giovani", con
luppolature più ardite, magari americane.
Il Moeder è però soprattutto il tempio delle fermentazioni
spontanee della "nouvelle vague" belga. Un pub che lotta al fianco
dei birrifici per riportare il mercato belga verso le migliori birre, che sa
scegliere il meglio e, al tempo stesso, guidare anche alcuni produttori.
Assolutissimamente da non
perdere!!
Personalmente ..... il miglior locale della città.
Brasserie Cantillon
Rue Gheude 56, 1070 Anderlecht
Nel centro della città a poche centinaia di metri dalla Gare
du Midi (Zuidstation) c'è questo posto nel quale il tempo si è sospeso!!
Fuori dalla porta i rumori e i ritmi della moderna quotidianità; al di qua della porta, all’interno del birrificio, strumenti e processi di produzione vecchi di decenni, rumori ovattati, contenitori di rame, tini di fermentazione secolari, bottiglie polverose, ragnatele, strani alambicchi… in una parola: la tradizione!
La storia di questo che è rimasto l’unico produttore di
lambic a Bruxelles inizia nel 1900, quando Perè Cantillon apre il
proprio birrificio. All’inizio imbottiglia e commercializza lambic
prodotto da altri birrai (all’epoca ce n’erano in attività oltre
45), dal 1937 smette di acquistare lambic altrui per produrlo in
proprio. Dentro questa attività ci tira anche Marcel e Robert, i
figli, ai quali insegna la propria arte, e che finiscono per
prendere in mano le redini dell’azienda alla morte del padre. Nel
1968 Marcel si ritira dall’attività, e lascia il testimone e la
responsabilità della tradizione e della produzione a Jean-Pierre Van Roy,
marito di Claude, figlia proprio di Marcel. Pur cambiando il cognome
del titolare, Cantillon rimane sempre Cantillon, anche nel nome: per
non parlare della tradizione produttiva, che continua ancora oggi,
immutata, per mano di Jean, talentuoso figlio di Jean Pierre, che
diviene “ufficialmente” headbrewer di Cantillon nel 2001. Dal 1978
la brasserie è anche un museo (Musée Bruxellois de la Gueuze –
Brussels Museum van de Geuze) aperto al pubblico.
Trovarlo non è stato difficile! Appena uscito dalla Gare du
Midi e fatti i primi passi in direzione del birrificio guidato dalla cartina
ho, con mio enorme stupore, ho iniziato a sentire un aroma "amico".
Era il giorno della cotta pubblica al birrificio , e questo lo sapevo... ma non avrei mai potuto
immaginare di riuscire da a sentire così nitidamente i suoi profumi anche da
centinaia di metri di distanza.
Arrivo, apro la porta, entro..... e per le successive due
orette rimango con la bocca spalancata.........
... E BENVENUTI SU MARTE...
(fonti: Lonely Planet, Fermento Birra, vari blog
di guida alla visita di Bruxelles e dei suoi locali)
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