venerdì 2 dicembre 2016

Belgian Saison a fermentazione spontanea....

Ola amici.....
 Un piccolo aggiornamento sul nostro esperimento spontaneo.
Se vi ricordate,la nostra penultima cotta fu la Belgian saison con mosto d'uva e inoculo del brettanomyces bruxellensis,alla fine della fase tumultuosa con il belle saison.
I 5/6 litri rimasti dalla fase di boil (sostituiti dai 4 litri di mosto, blend di uve merlot, pinot e sangiovese inserito direttamente nel fermentatore ),ci baleno' per la testa l'idea di metterli in una dama di vetro,piuttosto che sprecarli,senza raffreddare, sperando su un brutale attacco selvaggio.
Da quel giorno (è passato circa un mese e mezzo), la cosa sembra,fortunatamente per noi, in subbuglio,c'é un gran bel movimento,sia visivo che olfattivo.
Ancora la lasceremo evolvere per altri tre/quattro mesi,poi decideremo se aspettare ulteriormente o imbottigliare il tutto,dopo misurazione e assaggio naturalmente.

                                             Qualche foto che racconta  lo sviluppo:












       
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                                                                       Un saluto da 
                                                                         Quei Citti 
                                                                     Luca e Andrea 

lunedì 14 novembre 2016

Quei Citti versione Hot !!!!!!!

Cari amici....
Sabato abbiamo lasciato a briglia sciolta la nostra voglia di sperimentare....
L'idea era di usare in una birra del peperoncino, coltivato con amore dal nostro amico "Pippo".
La scelta è caduta sull'habanero orange,piccante,molto, ma con un profumo erbaceo e fruttato strepitoso..
Pensando a quale birra rendere piccantina,abbiamo deciso per una session beer.
Belgian blonde ale,sui 5°,malto pils come base,amber aromatic per un filo di sapore e corpo in più e una piccola percentuale di fiocchi di frumento...luppolatura leggera,poco amaro ma fruttato, con hallertau hersbruker e cascade,sui 30 ibu...
Fermentazione con T-58.Habanero orange  usato a 15 e 10minuti..

Alcune foto della cotta:



















Messa a dimora prima dell'inoculo del T-58:

     

Al prossimo post 
Un saluto da Quei Citti 
Luca e Andrea 

domenica 6 novembre 2016

Ceci n'est pas une......ville




Inizio Marzo 2016
Bruxelles

Ho deciso di pubblicare questo post a mesi di distanza dal viaggio considerato i nefasti accadimenti che hanno scosso, sconvolto la città appena qualche giorno dopo la mia ripartenza.


Ceci n'est pas une "ville"...

... Mi rifaccio alla famosa opera di Magritte "Ceci n'est pas une pipe" (per chi va a Bruxelles visita necessaria è quella al Musées Royaux des Beaux-Arts che ospita la più ampia collezione al mondo di opere di René Magritte, il celebre pittore "SOURrealista".....ops....perdonate la mia deformazione birraia.. intendevo dire surrealista)

per confermarvi che BRUXELLES NON E' SOLO UNA CITTA'!!!
Sì,sì.... tranquilli...città è città....lo è a tutti gli effetti: case, palazzi, strade, locali,vita .... ma per chi come me è un appassionato di birra.......questa non è solamente e semplicemente questo!!! Bruxelles per la birra è TUTTO.... per i più pignoli, se non è tutto è davvero tanto... Se i londinesi si lamentano della scomparsa dei pub tradizionali (anche se, vedi il mio post del Marzo 2015 "The british traditional beer are alive and well!!", provo sincera invidia per la loro lamentela) ed i parigini  protestano per la sostituzione dei "Bistrots" con "le fast food", chi visita la capitale belga troverà una città-oasi per chiunque è in cerca della buona, vecchia atmosfera del pub e delle birre (posso sbilanciarmi) migliori del mondo!!


E' impossibile pensare di descrivere l'ARTE della birrificazione in Belgio con un semplice post.

Io non ho la benché minima presunzione di presentare, spiegare e giudicare i meravigliosi prodotti che ho avuto la fortuna di poter assaggiare, mi limiterò (come già fatto nel già citato post dedicato agli storici locali di Londra) ad indicare alcuni dei posti dove sono stato (non tutti.... solo perché non mi so spiegare neanch'io come in pochi giorni ne possa aver visitati così tanti), indicandone nome,  indirizzo, impressioni, rapida descrizione ed allegando fotografie...
Sono sicuro che, se anche te che stai dedicando il tuo tempo alla lettura di questo articolo sei appassionato di birra, questo sarà molto più che sufficiente per farti aprire una pagina internet alla ricerca del primo volo disponibile per Bruxelles!!


Ricorda Bruxelles.....è birra!!

Si trova dappertutto (per fortuna). Davvero!!
Dai supermercarti così extracarichi che, non sapendo più dove metterla, la presentano pure sopra ai banchi-frigo dei formaggi!!

Ai negozi turistici che vendondo i soliti gadget della città o magliette!! 





A' LA BECASSE
rue de Tabora,11


Prego tutti i cacciatori che leggono il nome  del locale di tenere a freno i propri istinti..... comunque sia sì, la bécasse è proprio la beccaccia (che però poco ci azzecca con la birra che servono)...
La Bécasse è nascosto verso il fondo di un vicoletto proprio accanto alla Grande Place di Bruxelles. E' famoso in tutta la città per la sua "jeune lambic blanche", birra rinfrescante servita in un boccale di pietra. I camerieri, che indossano un abito più adatto ad un monastero che ad un pub, preparano specialità della casa: deliziosi  stuzzichini costituiti da lunghe  fette di pane lievitato con pasta inacidita con prosciutto delle Ardenne  o aringhe affumicate.






















A la Mort Subit
rue Montagne-aux-Herbes Potagères, 7

La sua Storia inizia nel 1910, quando Mr. Vossen aprì il suo La Cour Royale, un locale i cui principali avventori erano gli impiegati della banca accanto e i suoi clienti in attesa del proprio turno allo sportello. Tradizione vuole che le persone abbiano presto capito che era meglio uccidere il tempo di attesa del proprio turno al banco del bar piuttosto che a quello della banca, così si incontravano nel locale e ai tavoli giocavano ad un gioco coi dadi detto Pitjesbakin cui il perdente diventava “il morto”. Ma cosa succedeva quando il tempo stringeva e non si poteva proseguire la partita normalmente? Che fai, perdi il posto nella fila alla banca? Ovviamente no, quindi si giocava quella che noi potremmo chiamare “la bella”, quando “chi vince questa vince tutto”, da loro detta “der des der” e il morto in questo modo diventava “il morto subito”.

Consolidata questa abitudine, presto il proprietario cambiò il nome del locale dall’anonimo La Cour Royale nell’attuale La Mort Subite, e poco dopo diede lo stesso nome alla particolare birra di sua produzione.


In un secolo non è cambiato nulla ed ancora il locale porta il nome del birrificio (italiazziando) : "La morte istantanea", che gli rifornisce le birre.

I suoi interni sono di altri tempi; qualunque parola io scriva non renderà mai merito a quei tavolini stretti e quell'odore acidino di geuze così pungente al naso, un estaminet che va vissuto!


 I prezzi sono scritti con gesso su grandi specchi, le pareti sono ingiallite dal fumo  e le cameriere si aggirano affaccendate tra i tavolo servendo birre accompagnate da piatti saporiti di formaggi ed affettati. E' un grande e rumoroso  punto d'incontro a pranzo e nelle prime ore della sera per studenti uomini d'affari , casalinghe ed anziani cittadini di Bruxelles che, giustamente, preferiscono uscire a bere un goccetto anziché restarsene a casa davanti alla televisione.




Poechenekelder
rue di Chene, 5


Il Poechenekelder si trova esattamente di fronte ad uno dei monumenti più famosi della città, la statuetta del Mannekin Pils.
Questa minuscola e buffa statua-fontana rappresentante un bimbo che fa allegramente pipì è un simbolo nazionale incredibilmente perfetto per il surreale Belgio. La sua nudità è spesso, come nel caso della foto che riporto, nascosta sotto un costume  ogni volta diverso.


 Il primo pensiero è che questo locale sia una vera e propria trappola per turisti da evitare.... peccato, sbagliato!!!
Basta aprire il portone, salire i ripidi gradini che portano alla "Cantina del Burattino" e vi renderete conto di essere capitati in un posto veramente autentico! L'arredamento, giusto per rimanere in tema, ricorda più un museo (surrealista, chiaramente)che un pub!









Delirium Café
Impasse de la Fidélité, 1

Il suo nome deriva dalle birra Delirium, si trova in un vicolo apparentemente anonimo (e ricco di locali piuttosto turistici) del centro di Bruxelles, ma non fatevi ingannare: il Delirium Café è un locale da Guinness, e non per modo di dire!




Il 9 gennaio 2004, il Delirium ha ottenuto il record mondiale per varietà di birre servite, ben 2004. Il locale è sempre piuttosto pieno ed affollato. L’arredamento è spartano, il soffitto è ricoperto di vassoi, e il locale è in parte birreria in parte museo, con birre di ogni genere esposte. Personalmente, considerando l'offerta della città, il locale mi ha impressionato più che altro per il numero di birre e di spine disponibili .... ma in fondo mi ha deluso...l'ho trovato piuttosto "commerciale". Rimane comunque sia una tappa irrinunciabile della "Bruxelles da bere".







Moeder Lambic
Place Fontainas 8, 1000 Bruxelles


 Signori, siamo nella mecca della birra, la meta di ogni appassionato.
Un luogo magico dove trovare birre tradizionali, fermentazioni spontanee, bruin, blond, tripel..... birre insomma che hanno fatto la storia, alle quali si affiancano anche prodotti più "giovani", con luppolature più ardite, magari americane. 
Il Moeder è però soprattutto il tempio delle fermentazioni spontanee della "nouvelle vague" belga. Un pub che lotta al fianco dei birrifici per riportare il mercato belga verso le migliori birre, che sa scegliere il meglio e, al tempo stesso, guidare anche alcuni produttori.
Assolutissimamente da non  perdere!!
Personalmente ..... il miglior locale della città.








Brasserie Cantillon
Rue Gheude 56, 1070 Anderlecht

Nel centro della città a poche centinaia di metri dalla Gare du Midi (Zuidstation) c'è questo posto nel quale  il tempo si è sospeso!!


Fuori dalla porta i rumori e i ritmi della moderna quotidianità; al di qua della porta, all’interno del birrificio, strumenti e processi di produzione vecchi di decenni, rumori ovattati, contenitori di rame, tini di fermentazione secolari, bottiglie polverose, ragnatele, strani alambicchi… in una parola: la tradizione!

 


La storia di questo che è rimasto l’unico produttore di lambic a Bruxelles inizia nel 1900, quando Perè Cantillon apre il proprio birrificio. All’inizio imbottiglia e commercializza lambic prodotto da altri birrai (all’epoca ce n’erano in attività oltre 45), dal 1937 smette di acquistare lambic altrui per produrlo in proprio. Dentro questa attività ci tira anche Marcel e Robert, i figli, ai quali insegna la propria arte, e che finiscono per prendere in mano le redini dell’azienda alla morte del padre. Nel 1968 Marcel si ritira dall’attività, e lascia il testimone e la responsabilità della tradizione e della produzione a Jean-Pierre Van Roy, marito di Claude, figlia proprio di Marcel. Pur cambiando il cognome del titolare, Cantillon rimane sempre Cantillon, anche nel nome: per non parlare della tradizione produttiva, che continua ancora oggi, immutata, per mano di Jean, talentuoso figlio di Jean Pierre, che diviene “ufficialmente” headbrewer di Cantillon nel 2001. Dal 1978 la brasserie è anche un museo (Musée Bruxellois de la Gueuze – Brussels Museum van de Geuze) aperto al pubblico.

Trovarlo non è stato difficile! Appena uscito dalla Gare du Midi e fatti i primi passi in direzione del birrificio guidato dalla cartina ho, con mio enorme stupore, ho iniziato a sentire un aroma "amico".
Era il giorno della cotta pubblica al birrificio ,  e questo lo sapevo... ma non avrei mai potuto immaginare di riuscire da a sentire così nitidamente i suoi profumi anche da centinaia di metri di distanza.



Arrivo, apro la porta, entro..... e per le successive due orette rimango con la bocca spalancata.........
... E BENVENUTI SU MARTE...



 























(fonti: Lonely Planet, Fermento Birra, vari blog di guida alla visita di Bruxelles e dei suoi locali)