giovedì 31 ottobre 2013

ETICHET-TI-AMO: 2-Blanche

 



Seconda All-grain, seconda etichetta Home-made!
Prodotta alla fine del mese di Aprile 2013, si tratta di una birra di frumento che abbiamo deciso di fare cercando di rispettare quanto più possibile la tradizionale ricetta belga delle "Blanche", quindi con utilizzo (oltre che, chiaramente, di una alta percentuale di frumento) di avena in fiocchi, coriandolo e scorza di arancia amara.




 

Considerando, per questo specifico prodotto, il nostro attaccamento alla tradizione delle Ale belghe non potevamo non far riferimento alla stupenda storia delle abbazie trappiste e, di conseguenza, utilizzare nelle etichette immagini di monaci.

 

Il contesto che desideravamo dare alla etichetta era quello di, sfruttando i colori autunnali (periodo nel quale pensavamo che la birra fosse poi bevuta…..pensavamo…. ma in realtà non è arrivata neanche a Settembre!) dare un carattere sì monastico, ma allo stesso tempo divertente, allegro, spensierato!

Monaci un po’ particolari  noi tre (con tanto di barba!!!)

 

Il tema di base ed il layout utilizzato per la etichetta posta a fronte delle bottiglie da 0,75l (vedi sopra) è stato poi seguito, come sempre, anche per la etichetta delle bottiglie da 0,5l, per l’etichetta per il retro-bottiglia e per il nostro “classico” sigillo di garanzia:



 

 

 

 

 

sabato 12 ottobre 2013

Paura e delirio a Mercat-Ale!



Per chiunque avesse letto il post dello scorso 7 luglio 2013 “Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino” e si fosse chiesto che fine avesse fatto la birra con l’occasione tanto citata, o meglio tanto “infamata” (molta fatica per niente!),…………….ecco che arriva la risposta!
Il post del 07 Luglio scorso si chiudeva infatti con un giudizio, non proprio positivo, sul prodotto e con il nostro profondo rammarico circa lo svanire delle ultime speranze rimaste che questo potesse essere, per grazia divina, come desideravamo……..
Non è stata fatta nessuna menzione sulla reale sua fine!
Bevuto?
Regalato?
Miscelato, in basse percentuali, con un altro prodotto in grado di poterne mascherare le imperfezioni?
No, niente di tutto ciò…...........
Come deciso già alla fine del mese di Giugno, lo abbiamo buttato!
Tutto! 

Vero, c’abbiamo messo il nostro tempo…….........................ma poi ci siamo decisi.
“Lasciamo spazio nel bunker a chi se lo merita!” questa potrebbe, con il senno di poi, essere stata la frase motivazionale.
La, pur sempre triste, data della “separazione” è stata quella del 30 Agosto, giorno nel quale ci siamo ritrovati per fare il secondo travaso del secondo lotto della Marzen OKTOBERFEST BEER e dare il via alla sua lagherizzazione a bassa temperatura!
Separazione sì…….ma in grande stile (per modo di dire)!
Lo sapevamo, ne eravamo convinti, era inevitabile, eravamo teoricamente preparati, avevamo avuto tutto il tempo necessario a metabolizzare l’accaduto e le sue necessarie conseguenze ma, nonostante questo, quel giorno è stato doloroso realizzare che tutto ciò in quel momento diventava realtà.
Eh sì…. perché 40 bottiglie circa di birra, in questo caso, non sono solo 40 bottiglie circa di birra!
Sono, per il nostro piccolo sistema produttivo, tanto lavoro, tanta fatica, tanto tempo dedicato, tanta cura ed attenzione prestata…




Se è davvero inevitabile andare incontro ad una spiacevole situazione, ci siamo detti, almeno facciamolo divertendoci un po’….
Così abbiamo deciso di riempire un fermentatore in plastica per entrare nel nostro guinness dei primati per il bicchiere di birra più grosso che ci siamo mai versati!
Nessuna motivazione apparente, un raptus di follia….








Arrivati alla massima capienza del fermentatore/bicchiere, incredibile ma vero, sono però rimaste fuori ancora alcune bottiglie……..….per cui, altro raptus ………... e via in piazza mercatale a “spruzzare”.

 Manco avessimo vinto il mondiale di formula uno!

Ricordo che dissi qualcosa del tipo “Sento la testa leggera….Vorresti guidare tu?” D’un tratto ci fu un terrificante ruggito intorno a noi, e il cielo si riempì di cose che sembravano enormi pipistrelli stridenti in picchiata sulla nostra macchina… e una voce urlava “Santo iddio cosa sono questi maledetti animali?!”

Inutile parlare di pipistrelli pensai…. Il povero bastardo presto li avrebbe visti da solo.


mercoledì 9 ottobre 2013

IL LUPPOLO

Oggi dopo un pò di giorni di assenza dal blog, volgiamo parlare di uno degli ingredienti principali della birra.



Il luppolo  (Humulus lupulus) , è una pianta a fiore e come la canapa appartiene alla stessa famiglia delle cannabis, però non ha il thc quindi NON FUMATELA :)

Questa pianta nesce in fusti rampicanti che possono raggiungere i 7 metri d'altezza e il frutto si riconosce dalla caratteristica ed inconfondibile forma a cono.

Le infiorescenze femminili sono ricche di ghiandole resinose secernenti una sostanza giallastra e dal sapore amaro, composta da α-acidi (luppolina, umulone e lupulone), e da polifenoli (es. flobafeni,xantumolo) e numerosi oli essenziali, che vengono utilizzati per aromatizzare e conferire alla birra il suo gusto caratteristico.

Il luppolo come ingrediente della birra fu menzionato per la prima volta solo nel 822 da un abate carolingio e di nuovo nel 1067 dalla badessa Ildegarda di Bingen. Fu proprio merito dei monasteri durante il Medioevo il salto di qualità nella produzione della bevanda.
In epoca coloniale gli inglesi scoprirono che l'abbondanza di luppolo nella birra garantiva l'integrità del prodotto ai lunghi viaggi che portavano i barili i I.P.A. (indian pale ale) in india.
Infatti il luppolo ha caratteristiche antisettiche e antibatteriche e previene la birra dalle infezioni.

I luppoli vengono classificati in categorie:
  • luppoli amari: si tratta dei luppoli che apportano più acidi amari che aromatizzanti. I rappresentanti più conosciuti di questa categoria sono il brewer's gold ed il northern brewer (o nordbrauer)
  • luppoli aromatici: già dal nome si capisce che si tratta dei luppoli che apportano più elementi aromatici che amari. In questa categoria si conoscono specialmente il saaz che caratterizza lo stile pilsner, lospalt ed il tettnang nell'area tedesca, ed i golding e fuggler nell'area anglofona
  • luppoli misti: apportano entrambe le caratteristiche insieme benché meno accentuate. Questa categoria è molto variabile e non ben definita. Tra questi vanno citati l'hallertau e i suoi derivati botanici e l'hersbrucker con i suoi derivati.

E nell'uso brassicolo vengono classificati in base agli alfa acidi: :
  • LUPPOLI DA AMARO: contengono un AA% da 6% in poi, superando anche il 10%. I luppoli da amaro si inseriscono ad inizio bollitura.
  • LUPPOLI DA AROMA: contengono un AA% inferiore al 5%, e vengono usati verso la fine della bollitura, in modo da conferire soltanto aroma alla birra.
  • LUPPOLI SIA DA AMARO CHE DA AROMA: sono luppoli che hanno una buona % Alfa Acidi, tra 6%-8%, ma che hanno anche un aroma intenso, quindi oltre all’amaro sono in grado di conferire alla birre anche un aroma.



VARIETA’ PIU’ DIFFUSE DI LUPPOLO
• Amarillo: (A.A. 7-9 %) provenienza U.S.A. Floreale ed agrumato, ideale per American Ales e IPA.
 
• Bramling Cross: (A.A. 5-7 %) provenienza Inghilterra. Fu sviluppato come sostituto per il Golding. E' da considerarsi un luppolo da aroma.
 
• Cascade: (A.A. 5-7 %) provenienza U.S.A. Con forte gusto ed un aroma tutto suo, talvolta descritto come speziato o di limone o floreale. Per aroma ma, dato l'elevato alfa acido, anche per amaro.
 
• Celeia: (A.A. 3 - 5%) provenienza Slovenia. Molto simile allo Styrian Golding, adatto ad una grande varietà di ales. Amaro, aroma e dry-hopping.
 
• Centennial: (A.A. 7,5-11,5 %) provenienza U.S.A..Simile al Cascade dal punto di vista aromatico, ma con piu' AA Floreale ed agrumato, adatto per ogni Ale Americana , dalle Pale Ale alle IPA
 
• Challenger: (A.A. 5-7 %) provenienza Inghilterra. Sviluppato originariamente da un Northern Brewer per sostituire il Goldings. Ora usato in molte bitter inglesi per l’aroma speziato e fruttato. Per aroma e amaro.
 
• Chinook: (A.A. 11-14 %) provenienza U.S.A. Utilizzato principalmente da amaro, adatto per IPA, American Barley Whines.
 
• Columbus: (A.A: 13-15 %) provenienza U.S.A. Agrumato, ad alto AA ma dall'ottimo profilo aromatico. Eccellente per Dry Hopping
 
East Kent Golding: (A.A. 4-6 %) provenienza Inghilterra. Altro tradizionale luppolo da aroma e dry-hopping per "Ales" in stile inglese. Aroma molto piacevole speziato e floreale. Usato nella ale della "BASS".
 
• Fuggle: (A.A. 4-6 %) provenienza Inghilterra. Tradizionale luppolo da aroma e dry-hopping per "ales" in stile inglese. Morbido, piacevole, erbaceo e floreale.
 
• Hallertauer Hersbrucker: (A.A. 3-5 %) originario dell'omonima regione della Bavaria. E' un classico per l'aromatizzazione di Lager tedesche.Aroma molto buono, piacevole, floreale, delicato.
 
• Hallertauer Magnum: (A.A. 16-18 %) provenienza Germania . Ottimo come luppolo da amaro per molte birre tedesche.
 
• Hallertauer Perle: (A.A: 6-8 %) provenienza Germania nasce in Germania come sostituto dell' Hallertauer Mittelfreut. E' usato per l'aromatizzazione delle Lager tedesche e americane, può essere usato anche per l'amaro. Aroma molto piacevole, leggermente speziato.
 
• Hallertauer Saphir: (A.A. 3-5 %) provenienza Germania .nasce in Germania ed è un ottimo sostituto del Saaz. E' adatto all'aromatizzazione delle Lager Pilsner europee. Ha un aroma delicato, floreale e leggermente agrumato
 
• Hallertauer Tradition: (A.A. 4-6 %) provenienza Germania .E' un classico per l'aromatizzazione di Lager tedesche. Aroma molto buono, piacevole, floreale, delicato.
 
• Nelson Sauvin (A.A. 10- 12%) provenienza Nuova Zelanda. Ottimo sia da aroma che da amaro, Ottenuto modificando alcune piante di "Smoothcone" (derivazione neozelandese del Fuggle) Il nome ha due rimandi, uno geografico e uno vitivinicolo: Nelson, dal nome della zona centrale della Nuova Zelanda, dalla quale questa varietà di luppolo proviene; Sauvin in onore delle sue caratteristiche aromatiche e degustative, che richiamano le note fresche e fruttate dell’uva spina, descrittore, questo, usato spesso anche per le uve Sauvignon (il celebre vitigno della zona di Bordeaux). E’ un luppolo "vinoso", o meglio, un luppolo che conferisce alla birra le note fresche e fruttate di un buon vino bianco, unite ad altre ricchissime note balsamiche, che richiamano alla mente i Tropici con la ricchezza e la tipicità dei loro frutti.
 
• Northdown: (A.A. 7-9 %) dall'Irlanda. Altro luppolo da amaro e aroma sviluppato dal Northern Brewer. Utilizzato nella Guinness. Buon aroma, che si fonde bene con altri tipi di luppolo inglese.
 
• Northern Brewer: (A.A. 7-9 %) originario della Gran Bretagna ma largamente coltivato in Germania. Ideale per amaricatura di Lager in stile tedesco. Amaro pulito e secco, aroma fine e fragrante.
 
• Pilgrim: (A.A. 9 - 10%) provenienza G.B. . Luppolo da amaro ottimo sostituto del Target. Buon aroma, che si fonde bene con altri tipi di luppolo inglese. • Saaz: (A.A. 3-5 %) provenienza Repubblica Ceca. Tradizionale luppolo da aroma per Lager Boeme. Aroma delicato, floreale e speziato.
 
• Simcoe: (A.A. 10-14 %) provenienza U.S.A.Recente varieta', agrumato e resinoso (pino). Luppolo da Amaro ma dall'ottimo profilo Aromatico
 
• Spalt Select: (A.A. 3-6 %) proveniente dall'omonima regione della Bavaria. Utilizzato nelle Dusseldorf Altbiers. Aroma delicato, floreale e leggermente speziato.
 
• Styrian goldings: (A.A: 4-6 %) Fuggles coltivato in Slovenia. Simile al Fuggles è adatto ad una grande varietà di ales. Amaro, aroma e dry-hopping.
 
• Target: (A.A. 7-10 %) provenienza U.K.. Il luppolo più coltivato nel regno unito (40 % dell’intera produzione). Da utilizzare essenzialmente per amaro visto il suo alto contenuto di A.A. e per le sue scarse qualità aromatiche.
 
• Tettnanger: (A.A. 3-5 %) un altro ottimo luppolo da aroma proveniente dalla Bavaria. Aroma nobile, delicato, floreale.
 
• Willamette: (A.A. 4-6 %) provenienza U.S.A.Qualità di luppolo da aroma con un soffice, delicato sapore. Può essere usato per ales e lagers. Ottimo del Dry Hopping